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    I risparmi UE grazie al gas “rinnovabile”

    Il gas rinnovabile, ovvero quello prodotto da fonti rinnovabili, sarà un elemento chiave per abbattere le emissioni in Europa entro il 2050. Vediamo lo scenario che si prospetta secondo gli analisti.

    L’energia rinnovabile

    Il gas rinnovabile sarà strategico sia per la tutela dell’ambiente sia per contenere le spese e muovere l’economia, È quanto emerge da uno studio del consorzio Gas for Climate, che sottolinea come sia possibile aumentare la produzione di energia rinnovabile da gas ottenuto da fonte rinnovabile a più di 120 miliardi di metri cubi annui entro il 2050, includendo sia l’idrogeno rinnovabile sia il biometano. L’utilizzo del biometano nelle infrastrutture del gas per riscaldare gli edifici, produrre elettricità affiancando eolico e solare e alimentare i trasporti pesanti sia a terra sia in mare, può generare risparmi annui intorno ai 140 miliardi di euro entro i prossimi 30 anni.

    L’abbattimento delle emissioni

    “Il gas rinnovabile utilizzato nelle infrastrutture esistenti può dare un contributo importante ad abbattere le emissioni in Europa entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi”. Lo hanno sottolineato i vertici delle aziende che compongono il consorzio Gas for Climate. Quali attività vengono svolte nell’ottica di un crescente abbattimento delle emissioni? “Siamo impegnati a favorire una crescita significativa della produzione europea di idrogeno rinnovabile e biometano, che possono essere trasportati, stoccati e distribuiti attraverso le infrastrutture del gas e combinati in modo efficiente con l’elettricità rinnovabile. Ciò consentirà all’Europa di centrare i target di Parigi al costo più contenuto possibile, rafforzando al tempo stesso la propria sicurezza energetica”.

    Cos’è Gas for Climate

    Il settore del gas rinnovabile è trattato da due associazioni che rientrano nel consorzio precedentemente citato (Consorzio Italiano Biogas e European Biogas Association). Ne fanno parte anche altre sette aziende europee specializzate nel trasporto di gas naturale (Snam, Enagás, Fluxys, Gasunie, GRTgaz, Open Grid Europe e TIGF). Il Consorzio Gas for Climate ha avviato le attività nel 2017. Coerentemente con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di contenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 °C, il gruppo condivide la visione secondo la quale tutto il gas utilizzato in Europa entro il 2050 in aggiunta ai gas rinnovabili debba essere low carbon. Ciò sarà reso possibile combinando la combustione del gas naturale all’utilizzo di tecniche di cattura e stoccaggio del carbonio oppure di cattura e utilizzo del carbonio.

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